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Author Archives: retroguard1a
Una formalità
Oggi è un giorno in cui potrei parlare di metropoli come habitat naturale, crisi politiche, voglia di montagna. Invece parlerò di una formalità: la differenza tra qualità e quantità. Nell’ambiente in cui mi muovo, cospiro e agisco spesso si parla … Continue reading
Posted in saudade
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Verso la Repubblica 3.0?
Chissà se di cose pubbliche rimarrà traccia. Intanto diamoci alle canzonette: Dissociandosi dalle conclusioni sessiste, sperando nelle conclusioni di speranza.
Posted in saudade
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Mal de panza
Nostalgia canaglia che mi hai fatta ritornare per ritrovare tutto diverso tutto uguale. Nostalgia canaglia che mi metti il mal di mare, l’ansia da voli da prenotare. Non bisognerebbe mai ritornare, non pensavo che la mitizzazione di passati epici avrebbe … Continue reading
Figlie delle stelle #setoccanounatoccanotutte
A volte non si ha il tempo di prendere parola. A volte manca anche un po’ la voglia. Ritornare significa ritrovare tutto al proprio posto e perdere le braccia come Barbie nel video degli Aqua. Però ci sono cose che … Continue reading
Posted in autodifesa, la rage
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Paranoia
C’è chi dice che in paranoia stat virtus. Come dargli torto? D’altra parte la paranoia quando ti prende assomiglia a un manto scuro che tutto avvolge e tutto fa tacere. Le nostre responsabilità sociali vengono meno di fronte alla paranoia, … Continue reading
Posted in autodifesa
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My body, my pride
Sono orgogliosa del mio corpo. Sbaglio quando sono orgogliosa del mio corpo abile, bianco, giovane, magro. Non c’è da esserne orgogliose. Dovrei essere orgogliosa del mio corpo cellulitico, smagliato, che imbianca, che si arrotola sui suoi rotolini, miope. Sono orgogliosa … Continue reading
Posted in filippiche
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Esternalizzazione
Questo post l’ho salvato per pubblicarlo il Primo Maggio, festa per chi lavora male e chi non lavora affatto, e poi l’ho scordato. Nel frattempo sono successe varie cose, tra cui la scoperta che in Polonia la generazione che mi … Continue reading
Posted in la rage, odio lavorare
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Riportando tutto a casa
Eccoci qua, di nuovo in patria, tra gli sbrocchi e le ansie di casa e una vita che non si sa dove andrà a finire. Uno zaino che per quanto grosso non è riuscito come al solito a riportare tutto: … Continue reading
[Traduzioni] Nessuno spazio ai fondamentalismi, nessuno spazio alla polizia: Giorgiana vive
In questo 12 Maggio per alcune intenso, per me piuttosto di mam kac, ovvero postumi, ho deciso di inaugurare la “rubrica” una o più traduzioni a settimana, per non dimenticare le lingue che con fatica ho appreso. Inizio dal tedesco, … Continue reading
Posted in tedesco, traduzioni
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Questioni di confine
La polvere, aspettare una automobile che ci si carichi. Venire scortati da due ubriachi del mattino, chissà da quanto, chissà per cosa. Fino alla fermata del bus, aspettare lì, la polvere e il vento e il sole. Poi l’autobus. La … Continue reading