Figlie delle stelle #setoccanounatoccanotutte

A volte non si ha il tempo di prendere parola.

A volte manca anche un po’ la voglia. Ritornare significa ritrovare tutto al proprio posto e perdere le braccia come Barbie nel video degli Aqua. 

Però ci sono cose che non possono essere taciute. Una transessuale uccisa a bastonate a Termini e ritrovata al binario 10 (ma a me pareva che a Termini ce ne fossero di persone a controllare…forse Andrea non era abbastanza importante?). Andrea era straniera, senzatetto, disabile e transessuale si era già presa il suo pacco di violenza. Le prostitute uccise, che non fanno mai scalpore. E poi la storia di Marta, le risposte di Esposito e alcuni begli interventi. tutte

Non ci sono violenze di serie A e serie B, anche se i media e la morale sociale vorrebbero farcelo credere.

La lotta alla violenza inizia negli spazi che ci viviamo, dal partire da sé e dal non vittimizzare, né violentare di nuovo, chi la subisce.

Pare facile. Da qui in poi, una raccolta di link e una colonna sonora consigliata.

Per Jasmine, Dora ed Ela.

A message to you, Esposito.

COMUNICATO IN SOLIDARIETA’ CON MARTA E CON IL MOVIMENTO NO TAV!

Roma, 31.07.2013

Come giuriste e avvocate siamo accanto a Marta – e a tutte le Marta – perché vicino alle donne e con le donne lottiamo per la nostra dignità e libertà.

Con i nostri occhi, attraverso la lente del _diritto_ leggiamo una realtà fatta di donne che con coraggio resistono affinchè i propri territori non vengano saccheggiati e distrutti. Una realtà dove i poteri dello Stato si autolegittimano attraverso la militarizzazione dei territori, l’uso della violenza e dell’intimidazione.notav

Come operatrici del diritto, conosciamo bene i segni sul corpo e sul volto delle “Resistenti”. Ed abbiamo imparato a riconoscere l’ipocrisia del sistema per cui ad un volto contuso corrisponde la frattura di un qualche dito di agente, con tanto di imputazione per
resistenza e lesione.

Sappiamo bene che se gli uomini vengono epitetati come “bastardi o terroristi” alle donne non manca l’extra: “cagna, puttana” e, perché no, una molestia sessuale ci scappa sempre.

Siamo al fianco di Marta, perché è il nostro posto, ma soprattutto perchè condanniamo fermamente tutte le le reazioni maciste, sessiste, retrive e volgari che si innescano di fronte alla denuncia di una violenza di genere operata dalla polizia.

Come donne giuriste e avvocate conosciamo bene l’insidia dell’uso strumentale e “politico” del diritto. Lo verifichiamo ogni volta, in ogni processo in cui i rapporti sociali e di genere, si impongono.

Verifichiamo quotidianamente come gli strumenti del diritto vengano utilizzati per reprimere i movimenti sociali o le lotte territoriali per la salvaguardia delle popolazioni contro le nocività.

Da ultimo, questi giorni, è caduta sul movimento NO TAV una saetta: l’imputazione di attentato a scopo eversivo.

Ci chiediamo quale eversione è possibile leggere, quando uno Stato (attraverso tutte le sue rappresentazioni) si comporta da conquistatore, imponendo le proprie decisioni con la forza e la violenza. Uno Stato completamente sordo alle richieste della popolazione, e che si impone attraverso collaudati strumenti di Repressione, Intimidazione, Denigrazione: dal manganello all’articolo sulla testata nazionale.

Ci battiamo affinchè il diritto non sia uno strumento per sostenere il potere e gli interessi di pochi.

Ci battiamo ogni giorno perchè l’inviolabilità dei nostri corpi e delle nostre menti sia il principio cardine della vita associata.

Invitiamo tutte a sostenere la campagna Senonconmartaquando. Se toccano una, toccano tutte.

Al fianco di Marta e della Val Susa!

Ass. “Donne diritti e giustizia” Antonia Di Maggio, Carmela Lavorato, Caterina Calia, Carmen Crispino, Francesca Biasillo, Francesca De Prosperis, Giovanna Lombardi, Giuseppina Massaiu, Ivonne Panfilo, Liliana Marcantonio, Ludovica Formoso, Maria D’Addabbo, Michelina Stefania, Simonetta Crisci, Tatiana Montella.

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