Category Archives: saudade

La violenza illustrata parte 1

Mi avete guardata e ascoltata e c’è chi ha pianto. E io sto ancora un po’ sfranta e non m’era mai capitato. Non m’era mai capitato di leggere in altri occhi i miei occhi. E se li ho letti è … Continue reading

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Il pane e le rose

Hearts starve as well as bodies, give us bread, but give us roses. As we come marching, marching, un-numbered women dead Go crying through our singing their ancient call for bread, Small art and love and beauty their trudging spirits … Continue reading

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Militanz

Danzo in oscuri luoghi, danzo da sola ché non so portare né essere portata, ma so bene come autogestire le mie ansie i miei problemi i miei dubbi. Ovvero non gestirli, inondare di parole chiunque su un dato argomento, aspettare … Continue reading

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Epitaffio

Alle cose che d’estate se ne vanno, a chi leggerà e a chi no. Sperando di non urtare la sensibilità di nessuno. Spezzo la catena cantautoriale con qualche parola di pancia e un po’ di lacrime in fondo agli occhi, … Continue reading

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E capita che…

In un pigro sabato lavorativo si entri per affogarsi nel caffè e dare ai dispiaceri la forma di un gelato con panna e non si possa fare a meno di canticchiare la canzone che gli altoparlanti mandano proprio per te. … Continue reading

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Di disagio, frane, corpi

Da troppo tempo manco dallo scrivere ciò che passa per questa mente così fragile, così complicata, così “dolcemente” frastornata. Molte acque sono passate sotto i ponti, alcuni portoni sono stati aperti e parecchie notti sono state passate insieme. Sembrano passati … Continue reading

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Una formalità

Oggi è un giorno in cui potrei parlare di metropoli come habitat naturale, crisi politiche, voglia di montagna. Invece parlerò di una formalità: la differenza tra qualità e quantità. Nell’ambiente in cui mi muovo, cospiro e agisco spesso si parla … Continue reading

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Verso la Repubblica 3.0?

Chissà se di cose pubbliche rimarrà traccia. Intanto diamoci alle canzonette: Dissociandosi dalle conclusioni sessiste, sperando nelle conclusioni di speranza.

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Mal de panza

Nostalgia canaglia che mi hai fatta ritornare per ritrovare tutto diverso tutto uguale. Nostalgia canaglia che mi metti il mal di mare, l’ansia da voli da prenotare. Non bisognerebbe mai ritornare, non pensavo che la mitizzazione di passati epici avrebbe … Continue reading

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Riportando tutto a casa

Eccoci qua, di nuovo in patria, tra gli sbrocchi e le ansie di casa e una vita che non si sa dove andrà a finire. Uno zaino che per quanto grosso non è riuscito come al solito a riportare tutto: … Continue reading

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