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Category Archives: la rage
Linea B
Monti Tiburtini – Colosseo, sulla carrozza che procede da Rebibbia a Laurentina. Una signora truccata che diresti quasi si fosse voluta fare bella con troppa cura, quella che sfocia nella grossolanità. Al telefono: “E insomma m’ha detto che s’è fatto … Continue reading
Amo la mia città, ma
Amo la mia città “quella del Pasquino che se la ride di voi”, quella dei romani che per essere romani hanno da salì i tre gradini di Regina Coeli, quella degli spazi occupati, ma solo nei momenti in cui sono … Continue reading
Posted in filippiche, la rage
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Rosa, che Rosa non sei
Era una notte fredda, di quelle che se esci lo fai perché hai tutta la voglia di vivere del primo anno di università. Ti imbacucchi, vesti giusta per andare in discoteca, trucchi quel tanto che basta, tanto sei bella, alta, … Continue reading
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E’ colpa tua!
A poche ore dalla giornata mondiale contro la violenza sulle donne, ricordarci che è colpa nostra non fa male! Non sia mai che poi ci vengano grilli per la testa…
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[Varsavia] Attacco fascista agli squat Przychodnia e Syrena: no pasaran!
Con rabbia e con amore, le lacrime agli occhi, una traduzione per i miei fratelli e le mie sorelle. Nel giorno dell’indipendenza nazionale, 11 Novembre 2013, le nostre case sono state brutalmente attaccate dalle milizie fasciste. Sono arrivati ben preparati: … Continue reading
Posted in la rage, traduzioni
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Figlie delle stelle #setoccanounatoccanotutte
A volte non si ha il tempo di prendere parola. A volte manca anche un po’ la voglia. Ritornare significa ritrovare tutto al proprio posto e perdere le braccia come Barbie nel video degli Aqua. Però ci sono cose che … Continue reading
Posted in autodifesa, la rage
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Esternalizzazione
Questo post l’ho salvato per pubblicarlo il Primo Maggio, festa per chi lavora male e chi non lavora affatto, e poi l’ho scordato. Nel frattempo sono successe varie cose, tra cui la scoperta che in Polonia la generazione che mi … Continue reading
Posted in la rage, odio lavorare
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Questioni di confine
La polvere, aspettare una automobile che ci si carichi. Venire scortati da due ubriachi del mattino, chissà da quanto, chissà per cosa. Fino alla fermata del bus, aspettare lì, la polvere e il vento e il sole. Poi l’autobus. La … Continue reading
Dio è morto
Ho visto le strade della mia città riempirsi di merda, e la chiamano merce e la vendono cara. Ho visto le ferite nei corpi dei miei compagni, feriti da lame infami. Ho visto le ferite di lame infide, lame assassine, … Continue reading
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Casa
C’è chi si sente a casa al McDonald, perché dove vai vai sono tutti uguali. In effetti è l’unica cosa che ricordo di quel libro che deve essere stato interessantissimo che scrisse Jovanotti, Il grande boh! e che lessi in … Continue reading