Maria, Maria, Maria!

Maria numero uno: la Maddalena. Io col cuore sono in Val di Susa. Solidarietà ai feriti, solidarietà ai valsusini e alle valsusine.

Maria numero due: prima inseminazione artificiale, utero in affitto, madre non biologica né genetica, ma madre di corpo e di spirito. Mimesis. Ci hanno detto che era una madre anormale, perché priva di peccato, perché non aveva scopato. Ma la normalità di una madre chi la fa? La fanno i geni, la fa il latte, la fanno le cure per la prole? La fa il genere (l’istinto di maternità)? O la fa la pietà?

Per il resto eccetto che sulla spiegazione del dogma (che non a caso, per altro, fu istituito dall’ultimo papa re e che trovate elucidato tra i commenti) condivido la riflessione di Femminismo a Sud con annessa colonna sonora.

Maria numero tre: Maria trinitaria, di quelle donne cui non bastava un Dio barbuto e barboso, Maria sposa di Dio, o Maria figlia di Anna e cugina di Elisabetta, in una triade tutta di donne, da pregare al posto di quella patriarcale, in cui il figlio spezzava un pane fatto da mani altrui. Che si faceva lavare i piedi da mani altrui. Maria, Anna ed Elisabetta, umane, troppo umane, per essere ricordate dalle chiese degli uomini, e allora le ricordo io, insieme a tutte le marie bruciate, seppellite e uccise, in nome di una religione che non curava, né univa, ma ha devastato tutta l’Europa per secoli.

(io davanti a questo cartone di Leonardo mi sono commossa, davvero, ed è for free alla National Gallery di Londra).

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One Response to Maria, Maria, Maria!

  1. Jo says:

    Credo sia stato nel 2008 o giù di lì, la mia amica appassionata di storia dell’arte mi aveva raccomandato “quando te lo troverai davanti pensa a me!”. Difatti l’ho pensata ma il quadro di Leonardo non mi ha fatto un particolare effetto in verità, credo che le uniche rappresentazioni di Maria che possano piacermi siano quelle caravaggesche o comunque il più discinte e/o sudicie possibili.
    E’ proprio ‘sta storia della purezza che non digerisco, anzi mi fa un effettaccio.

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