Faszyzm Nie Przejdzie

Report di una giornata lunghissima, per Maldestra, se maldestramente lo carica.

Racconterò poi quanto sono brutti i fascisti polacchi e quanto sono carini i compagni, cui ringrazio ospitalità, rifocillamento, chiacchiere alla finestra mentre si aspettava L’ATTACCO.

Ora sono solo troppo stanca. Mam kac.

11.11.11

L’11 Novembre viene ricordata l’indipendenza polacca, dopo la capitolazione della Germania nel 1918 e l’inizio della seconda Repubblica. Come spesso accade in questi casi, la giornata di festa diventa un pretesto per i neofascisti, che attraverso organizzazioni nazionaliste (tra cui quelle di respiro “internazionale” come Blood and Honour e Combat 18,  o la più indigena ONR, organizzazione nazionalista radicale) di vario tipo celebrano la giornata all’insegna dell’intolleranza, della xenofobia e del fascismo, cercando tutela dietro la maschera del patriottismo.
Nel 2008 però, quando la marcia cominciava ad allargarsi alla “società civile” che sembrava non comprenderne i reali contenuti, alcune compagne hanno chiamato le realtà antifasciste al blocco, fisico e culturale di tali manifestazioni. Negli ultimi due anni tali realtà sono riuscite a deviare il percorso della manifestazione nazionalista, portando in piazza tutti i colori dell’indipendenza, dall’arcobaleno al nero.

Nonostante i media polacchi stiano cercando di raccontare la giornata come la solita contrapposizione tra opposti estremismi (hooligans destrorsi contro anarchici) chiunque sia passato per Varsavia ha potuto vedere una piazza allegra e festante, i palloncini e i colori, con tanto tanto fucsia…

(anche in prima linea, con i bookblock)

riprendersi una strada che sarebbe stata invasa da personaggi incappucciati di bianco, brandendo croci e bastoni (ma il Ku klux klan non era un fenomeno americano?) e urlando che quei froci degli antifa devono stare zitti…

I nazionalisti hanno cercato per tutto il pomeriggio di scontrarsi con la manifestazione antifascista, contrapponendosi con la polizia prima e i compagni poi, ma la determinazione della piazza ha impedito il passaggio del corteo nella via prevista, deviando la marcia fascista.
Anche i media italiani riportano che “durante le celebrazioni nel pomeriggio di ieri a Varsavia ci sono stati diversi scontri tra la polizia, alcuni gruppi di nazionalisti e un centinaio di attivisti della sinistra anarchica provenienti anche da Belgio e Germania. Gli agenti hanno arrestato circa 200 persone: ci sono stati una trentina di feriti, macchine bruciate e molti danni materiali per le strade della città. Tra gli arrestati ci sono molti anarchici tedeschi”, come se scontri e devastazioni fossero state causate dagli anarchici. Ma la piazza in cui si erano concentrati i nazionalisti testimonia la verità e sul sito della coalizione antifascista ci si chiede se sia questo quello che fanno le persone patriottiche:

(foto della piazza in cui i fascisti si sono scontrati con le f.d.o., Plac Konstytucji)

I fascisti si sono poi dispersi per la città, causando ingenti danni e attaccando chi ritenevano potesse essere della coalizione antifa o esercizi commerciali, anche solo per un nome poco gradito (ad esempio Bar Tel Awiw). E’ in una situazione simile che i gruppi di nazionalisti si sono scontrati con compagni tedeschi, poi arrestati (ancor prima di raggiungere la manifestazione). Come spesso accade i gruppi di attivisti dalla Germania erano già stati oggetto della costruzione di un caso da parte dei della stampa polacca durante le settimane precedenti al corteo….(Un articolo del 27 Ottobre in merito, per l’appunto in polacco).

Solidarietà con i fermati, Faszyzm Nie Przejdzie (il fascismo non passerà)

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