Consigli per la lettura

Beh, non è proprio una “delizia”, questo passo, ma lo è la letteratura lansdaliana, che mi fa compagnia ogni tanto da qualche anno a questa parte. Dunque, un passo che rende bene cose viste, lette, sentite. Un passo che è un motivo in più per amare quest’autore ironico e tagliente.

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– Vediamo di farti sgonfiare un po’ quell’occhio nero. Povera ragazza. Hai chiamato la polizia?

– Ma no di certo. Non serve a niente. Già gliel’ho detto alla polizia. E loro dicono che è una faccenda personale, e se un negro vuol menare la sua donna, mica sono fatti loro, questi. Eppoi, mica siamo sposati.

– Quindi neanche avete il permesso di pestarvi ben bene, – disse Papà.

– Nossignore, certo che no.

– Non sei punto simpatico, Stanley, – disse Mamma.

Poi fece sedere Rosy Mae a tavola e le premette il tovagliolo col ghiaccio sul lato sinistro del viso, che era quello più gonfio. Vista da quella parte, la chioma di Rosy Mae sembrava fatta di serpenti attorcigliati; poteva tranquillamente essere la Medusa in persona.

– E’ il punto peggiore, – disse Mamma.

– Eggià, il più delle volte mi cazzotta col destro, è la peggio parte sì. Ma anche col sinistro mica se la cava male, eh. Però col destro è quello che gli garba di più, poi a quella mano c’ha pure un anello.

– Ma per via di che diamine è successa tutta questa storia? – chiese Papà.

– Gli ho risposto male.

– A che proposito? – fece Papà.

– E che vuol dire? – rispose Mamma. – Ci manca pure che non si possa più rispondere male a un uomo senza doverne per forza buscare.

– Be’, certe donne non sanno stare al loro posto, – disse Papà.

– Stanley senior, – disse Mamma. – Te lo dico io una volta per tutte. Qual è il mio posto lo decido io. Capito?

JOE R. LANSDALE, La sottile linea scura, ed. originale A Fine Dark Line, 2003, New York.

ps. le risposte delle forze dell'”ordine” non sono molto diverse per donne bianche, a qualsiasi classe appartengano, sempre che le suddette f.d.o. non si mettano a fare le riconciliazioni familiari…

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