Reduce da varie cose brutte nella mia vita e varie sfighe un po’ meno gravi ma egualmente fastidiose, mi sono riletta un po’ di blog, e come volevasi dimostrare, mi sono accorta di quante cazzate ci abbia scritto.
Per quanto fossero vere e intense al momento e sembrino ora, che tutto è cambiato o quasi, storie inutili per un passato inutile. Ma niente lo è.
Una canzone la piazzo qui, pensando alle persone belle che lasciano Roma brutta.
http://www.youtube.com/watch?v=UuQNB2PhgAU
Sperando anche io di lasciarla prima di poi, riuscendo magari anche a seguire le cose che si iniziano in questa afa e che rimarranno qui o facendo tesoro delle esperienze iniziate.
Quanto vorrei sapere che fare tra qualche mese!
La confusione contunde e brucia i neuroni, fa star male, quasi come a pensare al romanticismo intrinseco che ti lascia l’idea di portare tuo nonno, per l’ultima volta, nel posto in cui un po’ sei cresciuta, tra boschi e santuari.
/che noia dire addio e non arrivederci.