Paturnie

paturnie f inv. pl.

  1. pop. ansie o angosce improvvise, inspiegabili e deprimenti; malumore, nervosismo, stizza, intolleranza. Forse dal latino pati soffrire. Come “Patema” e “patetico”.

1. Requisita dai doveri familiari oggi avrò delle difficoltà a seguire l’andazzo della Cassazione. Ciò mi stizzisce, anche se non posso certo influire realmente sulle sorti di un processo “vintage”. La moda anni ’30 non passa, nemmeno quando si tratta di leggi. Peccato che in Italia ci fosse il fascismo.

2. L’autoritarismo non si esprime solo nelle aule di tribunale. Due esempi blandi. Alte sfere: Monti che si riferisce alla concertazione con le parti sociali come “madre dei nostri mali” (con tutte le riserve che possiamo comunque avere per i sindacati, ovviamente, perché altro che concertazioni, ci vorrebbero!). Strada: quattro carabinieri in borghese tentano di arrestare ragazzo somalo (rifugiato per altro) senza nemmeno qualificarsi e trattenendolo abbastanza da fargli venire uno shock epilettico. Al ragazzo sono stati dati 15 giorni di prognosi e nessuna accusa, ma ai carabinieri? Io il video l’ho fermato al 50° secondo per mancanza di stomaco.

3. Le paturnie personali sono sempre vive e lottano insieme a noi. Però non sono tanto politiche, quindi le lasciamo stare, a ‘sto giro. E ci affidiamo a oroscopi confortanti.

La foto rappresenta Clara Petacci, che chissà, magari se continuiamo così diventerà un esempio fashion da seguire…

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One Response to Paturnie

  1. spleen says:

    Chissà perché, da me, si chiamano ‘fregne’..

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