Cronache dall’esilio

Sabato sera, il piacere di tornare a casa dopo alcune deliziose performance in strada, da artiste e artisti di tutto il mondo. L’ultima mi ha quasi commossa (o erano le candide chiappe di uno dei performer?).

Ho lasciato alcuni pesi a casa. Ho lasciato qualche ansia, non tutte perché comunque tengono caldo. Ho lasciato pure le sorelle, ma se la caveranno. Ero abbastanza inutile. Ora, invece, ho nuovi progetti in testa, la voglia di farmi un giro per il mondo. Tanto quando e se tornerò sarà comunque tutto diverso, e allora se ci siamo è meglio ballare. E a me è sempre piaciuto ballare da sola. Anche se mi stanno piacendo tutte (e i rari tutti!) che sto conoscendo. Perché sono singolarità con dei percorsi così diversi che non so se riuscirò a capirne qualche briciola. Ma mi piacerebbe.

Anche i coinquilini compagnivegani sono così gentili che a tratti mi commuovo.

E qui sarà che sono arrivata il mese giusto, ma ci sono talmente tanti festival che non so davvero da dove iniziare.

Riprendere il respiro, ricominciare da capo.

Mi sento bene, e c’è un abisso tra ora e l’erasmus.

A volte certe cose vanno fatte con un po’ di cuore e testa in più, o forse avevo solo bisogno di ripredermi un po’…

http://www.youtube.com/watch?v=1-3eYnlRR3E&ob=av2e

A colonna sonora..

E comunque non è poi così male.

This entry was posted in useless&personal stuffs. Bookmark the permalink.

4 Responses to Cronache dall’esilio

  1. retroguard1a says:

    Perché sai da dove vengo! 🙂
    Comunque perché tutti i commenti compaiono doppi???

  2. Alle says:

    Mi spiace atrocemente, ma devo darti ragione… 🙂

  3. retroguard1a says:

    L’espressione è forte ma rende la sensazione di essertene andata da una città che ti piace e cui vuoi bene ma in cui non riesci più a stare per i motivi più diversi (politici, economici, culturali o semplicemente di clima sociale…).

  4. Alle says:

    “Esilio”…
    Ah ridicolaaa! 🙂

Comments are closed.