E ti trovi con gli stessi stracci in mano, un vestito mai cucito, anche se la stoffa sembrava buona e il modello pareva proprio adatto al tuo corpo. L’ago e il filo li hanno portati via, i negozi sono chiusi per uno sciopero generale cui non stai partecipando, perché non te la sei sentita.
La metropoli ti guarda, ti ferisce e ti aliena, e il treno ha un’unica destinazione: Rebibbia. Ogni mattina come se fosse solo andata.
Immagine da Valerio Volpi.
ehhhhhhh, però il post più che a roma è riferita a una persona che vi vive. mannaggia a essa.
io ti capisco. anch’io vivo a roma. so come ti senti.