Mattinate postdepressione da cronaca

Ieri sono stata male. Tanto. Per la morte di Vittorio Arrigoni. Per il dispiacere che questo deve aver provocato in un paio di persone che lo conoscevano. Per la perdita di una persona impegnata e coraggiosa. Sono stata male pure perché sono incatenata a passati sovrapposti che mi costringono, sarà per questo che al workshop di bondage che ho seguito, ho sentito il gusto strano dei legami?

Condivido un’immagine, che in qualche modo riassume tutti i miei malesseri di ieri, e un articolo. E già che ci sto il video di Al Jazeera sull’onda di rivolta nei paesi arabi.

Un altro malessere è stato sentire nell’aria odore di antisemitismo anche in occasione di questa morte, dolorosa e legata alla questione palestinese, ma non provocata dagli israeliani.

Nella tradizione ebraica c’è una storia che mi ha sempre affascinata. La storia dei Giusti. Si racconta che in qualsiasi momento della storia dell’umanità ci siano sempre 36 Giusti al mondo. Nessuno sa chi siano, nemmeno loro stessi, ma sanno riconoscere le sofferenze e se ne fanno carico, perché sono nati Giusti e non possono ammettere l’ingiustizia. E’ per amor loro che Dio non distrugge il mondo.

Chissà che Arrigoni non fosse proprio uno di quei 36.

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