Sorella, dove sei?

Ieri avrei voluto essere a Firenze, con le mie sorelle a urlare la rabbia per quella sentenza.

Avrei voluto ribadire che non è possibile leggere certe parole nel 2015 e mentre ascoltavo le voci di chi c’era avevo i brividi e ce li ho ancora ed erano brividi di odio mosso da amore.

Ma i brividi venivano anche dal fatto che stavolta, più di altre, sento che l’inquisizione ha inquisito me. Perché io e te abbiamo quasi la stessa età e perché anche io a 22 anni ero un po’ confusa e un po’ sicura del fatto di voler essere libera, di non voler sottostare alla gabbia dell’orientamento sessuale etero per forza, giravo e giro coi preservativi in borsa.

Anche io sono andata a letto con persone poco raccomandabili, e ho nutrito fiducia nei loro confronti, a torto. Anche se quelle persone hanno avuto nei miei confronti quel minimo di decenza che con te non hanno avuto, violentandoti in macchina e in tribunale.

Ho letto tutta la sentenza e i brividi sono risaliti non solo nel trovare la tua età simile alla mia e le tue abitudini forse un po’ vicine, ma anche nella pornografia (quella brutta, quella lontana da ogni nostra possibile condivisione) della descrizione del colore delle tue mutande, che mi ha ricordato quei maniaci che quando per strada vado in bici in gonna scrutano il colore che ho tra le gambe per renderlo molestia. Stavolta la molestia era dei giudici in tribunale, non di un maniaco qualsiasi per strada.

E poi oltre che i brividi, la rabbia, anche per quella menzione a un workshop a cui avevi partecipato, come se fosse stato in qualche modo rilevante circostanza da sottolineare in una sentenza.

Perché quella sentenza non riporta la presunta innocenza di chi hai accusato, ma fa un giudizio morale su di te, che sei tutte noi.

19 ore di interrogatorio, ti hanno fatto. Come ne sei uscita non lo so, so che siamo qui, per dirti che ti siamo vicine, che simili o meno che siano le nostre vite, ti stiamo accanto.

La libertà è la nostra fortezza, la sorellanza la nostra forza.

SANTA PUTTANA O DISINIBITA

PAZZA UBRIACA O PERVERTITA

DECIDO IO DELLA MIA FICA

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